Dalla Cassa al Campanaccio: cosa ha reso grande la Roland TR-808?
Per celebrare il lancio del primo Software TR-808 di Roland, rivisiteremo alcuni momenti chiave nella ricca storia della leggendaria batteria elettronica… fino ad oggi.
Ci sono tanti motivi per amare la Roland TR-808.
Produttori, musicisti e DJs sanno quanto la Roland TR-808 Rhythm Composer abbia influenzato il passato, il presente e il futuro della musica. Questa macchina eccentrica e i suoi distinti suoni, dalla cassa al campanaccio, hanno cambiato la musica attraverso generi e stili.
Ma perché? In che modo un semplice compagno di studio pubblicato nel 1980 è diventato il backbeat di innumerevoli successi? Sulla scia di Roland che pubblica il primo Software TR-808 via Roland Cloud, esploriamo alcuni dei suoni, della storia e delle idiosincrasie che rendono la macchina leggendaria un’icona audio.
Storia della programmazione
Come raccontato nel 2015, nel documentario diretto da Alexander Dunn, 808 (You Know Films/Atlantic Films) l’808 ha avuto un grande impatto nei primi anni dell’hip-hop. Nella traccia “Planet Rock” di Afrika Bambaataa e Soul Sonic Force del 1982, prodotta da Arthur Baker, è stata usata l’808 per un effetto indimenticabile, segnando un momento chiave nell’ascesa definitiva dell’808. Ma l’808 non fu un successo commerciale durato una sola notte…
Creata in Giappone dal fondatore di Roland Ikutaro Kakehashi e dal suo team, l’808 non soddisfò le aspettative iniziali. In definitiva, la macchina fu prodotta per soli tre anni fino al 1983 e solamente 12.000 808 vennero fabbricate in totale.
“Tutto era ‘sbagliato’ con l’808”, spiega il produttore del film, Alex Noyer, in merito all’uscita della rhythm box. “Era destinata al fallimento. Non suonava bene, non suonava come una batteria, due 808 non suonavano allo stesso modo. Tutti i critici [la chiamarono] un completo UFO degli strumenti da studio. È importante che sia diventata questo strumento iconico. È la bellissima storia di uno sfavorito in partenza, un “underdog”, che per me è l’essenza dell’industria musicale. Perché nessun artista inizia davvero come una superstar.”
Negli anni la 808 ha continuato ad influenzare generi come house, techno, drum ‘n’ bass, electro, Miami Bass, così come R&B, pop, rock, trap… la lista è infinita.
Tutto era “sbagliato” con l’808. Era destinata al fallimento. Non suonava bene, non suonava come una batteria, due 808 non suonavano allo stesso modo.
Una batteria una scoperta
L’amore che la gente ha per l’808 ed il motivo per cui ancora oggi così tanti usino i suoi suoni, nasce dalla curiosità e dalla creatività che ha spinto in avanti la produzione musicale per decenni. L’808 è un classico esempio dell’oro che semplicemente ha bisogno dell’occhio e dell’orecchio giusto per essere scoperto.
“Se si pensa ai primi sintetizzatori dal punto di vista ingegneristico, si cercava di farli suonare iper-realistici”, afferma Matthew Salaciak, co-fondatore della casa discografica Temple e grande appassionato di synth. “Principalmente l’obiettivo era, ‘Ho intenzione di creare un synth in grado di emettere il suono di un clarinetto, di un sax, di una tromba; si trattava solo di sintetizzare un suono realistico…”
“[La 808] suonava sintetizzata, troppo simile ad una rhythm box. Ma alla fine, quelli sono i suoni che amiamo ed associamo alla musica elettronica. Suonava così bene e si sedeva meravigliosamente nel mix. Questo è ciò che mi ha attratto da subito. Sento che è come se stessi suonando non solo una drum machine, ma un synth.”
Suoni dall’interno
I suoni analogici dell’808 includono cowbell, claves, clap, rim shot, toms, maracas, congas, cymbal, hi-hats e, naturalmente, la grancassa ed il rullante…
“È come un gigantesco punto magico, non può suonare male”, dice Salaciak a proposito della cassa dell’808. “Puoi farla suonare super-clicky o super-bassosa, ed è così folle perché hai così poco controllo su ciò che puoi manipolare. Quei due pomelli; il tono ed il decadimento, hanno formato e dato vita a tante cose nella musica “.
“Il rullante ha questa freschezza che suona come se qualcuno stesse strappando un pezzo di carta. Non suona molto come un rullante, ma se pensi ad un’idea elettronica, sintetizzata di un rullante, questo suona esattamente come quell’idea… L’hi-hat ha questo bellissimo suono frizzante che è così metallico. Di nuovo, non suona come un charleston ma si adatta perfettamente.”
Il flusso di lavoro perfetto
L’808 non solo fornisce il backing beat per le tue tracce, ma le mantiene anche a tempo; Un cervello per il tuo studio … Nella produzione pre-MIDI, l’808 ha comunque dato ai produttori la flessibilità di collegare diversi strumenti.
“La cosa più importante con questi strumenti elettronici era la capacità di comunicare tra loro in un ambiente di studio”, spiega Salaciak. “Ciò che ha reso l’808 così incredibile ai tempi del pre-MIDI è che ha dato a chi la utilizzava la flessibilità di avere tre trigger outs per sincronizzare sequencers e gate synths… trovo che abbia avuto una grande influenza su synth-pop, cold wave, dark wave e minimal synth music. Permetteva alla gente di collegare la loro batteria ai loro synths e creare linee di basso e sequenze incredibili e sincopate. Il che ha portato a molta musica incredibile; Come il secondo album di Human League o A Broken Frame dei Depeche Mode…”
Programmare un 808 da sola è sufficiente per creare una sinfonia autonoma.
https://www.youtube.com/watch?v=9lDCYjb8RHk
Pura 808
Ovviamente l’808 non ha bisogno di accompagnamento per brillare. Programmare un 808 da sola è sufficiente per creare una sinfonia autonoma.
Anche nel film di Noyer, Richie Hawtin parla del flusso di lavoro intuitivo dell’808: “Probabilmente il mio momento più bello con un 808 era tornare alle 8 di domenica mattina dopo aver ascoltato Derrick May suonare a Detroit, accenderla e creare un’intera canzone con essa… cercando di fare un pezzo intenso, ritmato, da una sola macchina. In realtà è diventato uno dei miei più grandi brani; era ‘Spastik’ di Plastikman, che era pura 808 nuda e cruda.”
I colpi della 808
Quali tracce hanno definito la 808 agli inizi? È difficile da dire, ma Noyer suggerisce: “Dalle [canzoni] che abbiamo raccolto, molte sono incredibilmente importanti, ma se qualcuno dovesse chiedermi di scegliere 3 che rappresentassero l’808, OK: “Planet Rock”. È la nascita dell’hip-hop e della musica elettronica. “Sexual Healing” di Marvin Gaye, e “Paul Revere” dei Beastie Boys perché sono iconiche, e come si può smanettare con l’808 per raggiungere quel livello è incredibile.”
Smanettare nel futuro
Il gomitolo di suoni della 808, alla fine, venne così tanto manipolato, ritardato, sfasato e ottimizzato ed in così tanti modi, che ha preso una cyberlife a sé stante.
“Anche attraverso il cambio di modi in cui usiamo gli strumenti; computers, piattaforme cloud… la gente cerca 808 come 808. È incredibile che non sia solo “ho bisogno di una cassa”, ma “ho bisogno di una cassa 808”, dice Noyer. “Le persone sono così appassionate di quelle specificità. Il modo in cui l’808 ha vissuto oltre la sua corsa limitata è stato l’uso di campionatori e tutta la tecnologia digitale che le ha permesso di vivere nelle librerie audio”, dice. “Ma dalla cassa al rullante, fino al rim, tutti quei suoni suonano ancora così peculiari oggi come allora. Ci sono librerie e librerie di suoni come quelli, ma quelli veri della 808 non possono essere battuti. L’emergere della trap ne è stato nuovamente il manifesto, perché c’è un vero e proprio uso di 808 cruda e l’ho trovato molto eccitante.”
“È transgenica”, dice Salaciak. “Il set sonoro di base dell’808 è così perfetto che trova la sua strada in molti tipi di musica. È affascinante come gli artisti abbiano trovato un altro modo per far evolvere i suoni, così sono ancora attuali oggi. “Ad esempio, con campionatori e computers, gli artisti prendono i suoni dell’808 e li manipolano oltre ciò che la macchina originale può fare, pur mantenendo l’identità 808. Non è possibile modificare l’intonazione del suono del rullante o del basso su una 808 reale, ma in un campionatore o computer, tutto ciò è fattibile.”
È come un gigante punto magico, non può suonare male.
Foto: Will Bremridge
Più che una macchina
La storia d’amore che molti artisti hanno con l’808 è speciale: “Ci sono stati alcuni momenti davvero stupendi quando parli con le leggende musicali e ti raccontano di una macchina come se fosse un membro della loro famiglia”, dice Noyer 808’s di 57 interviste, tra cui Pharrell WIlliams, Phil Collins, Questlove, Goldie, Rick Rubin e innumerevoli altre.
“Tenete a mente la sua corsa breve, molti artisti non hanno mai avuto l’esperienza di usare la macchina perché ormai era integrata in così tante altre cose. Per tutti quelli che non dipendono dalla macchina, è molto facile sfruttare l’audio senza dover utilizzare l’interfaccia. Con questo in mente, abbiamo avuto vere reazioni infantili. Questi momenti sono speciali… Ricordo che abbiamo consegnato la mia 808 a David Guetta, l’ha tenuta sulle gambe durante l’intera intervista. La stava coccolando. È stato interessante, perché è una cosa rara toccarla con mano.”