Come Approcciarsi Al Meglio Al Mix Referencing Con La Masterizzazione Illimitata Di LANDR

Come Approcciarsi Al Meglio Al Mix Referencing Con La Masterizzazione Illimitata Di LANDR

Mastering illimitato significa migliori tracce di riferimento ed un mix migliore.

“Mix referencing”… Se fai musica, probabilmente hai sentito già questo termine. La maggior parte degli ingegneri e degli artisti lo attuano in qualche forma. In sostanza, “mix referencing” è l’arte di controllare il tuo mix.

Tuttavia il mix referencing come lo conoscevamo prima sta godendo di nuova luce e tutto questo grazie ai progressi tecnologici ed all’accesso alla masterizzazione illimitata.

Il mix referencing tradizionale è basato fortemente sul confrontare la propria traccia con una diversa traccia masterizzata. Ma grazie alla potenza della masterizzazione illimitata ed immediata, gli artisti hanno ora accesso a feedback immediato e masterizzato, utilizzando i propri mix.

Dal momento che questo è un nuovo concetto, abbiamo preso il tempo per stabilire quali sono tutte le nuove possibilità di riferimento per il mix ed inoltre abbiamo evidenziato come il mastering illimitato può aiutarti durante il tuo flusso di lavoro.

https://blog.landr.com/wp-content/uploads/2017/09/mix-ref-guide-inpost-1-1.png

Che Cos’è Il “Mix Referencing”?

Il significato di “mix referencing” è vasto. Può significare confrontare il tuo mix con altra musica e vedere come si pone in senso sonico.

Può anche significare controllare il tuo mix in diversi ambienti di ascolto per vedere come suona in scenari di riproduzione diversi.

Il sistema classico per le prove di ascolto include:

  • In auto
  • In mono
  • Altoparlanti molto piccoli (magari anche solo tweeter)
  • Cuffie
  • Speakers del laptop
  • Anche direttamente dal telefonino

Questi sono gli ambienti più importanti perché, sappiamo, è dove il 90% dei fan ascolterà la tua musica!

Mastering: un nuovo approccio al mix referencing

Fino ad ora, il mix referencing ha riguardato principalmente il tuo ‘mix’. Ciò significa tipicamente un bounce veloce dal tuo DAW, incompleto e non masterizzato. Ma la masterizzazione veloce ha cambiato tutto questo.

Con l’introduzione del mastering istantaneo, i riferimenti di mix possono ora godere dei vantaggi della masterizzazione durante tutto il processo.

Ecco alcuni modi intelligenti per utilizzare il mastering illimitato come strumento di feedback per risolvere alcuni problemi di mixaggio comuni.

https://blog.landr.com/wp-content/uploads/2017/09/mix-ref-guide-inpost-2.png

Spingere Troppo Le Tue Casse Nel Mix

Tutti vogliono una cassa che emerga dal mix e dia pulsazioni alla tua traccia. Ma spingere al massimo i tuoi fader per ottenere casse enormi durante la fase di mixaggio può causare problemi con il tuo master.

Mixare in cuffia o su altoparlanti più piccoli del necessario sono in questo caso, i colpevoli più ovvi. La cassa potrebbe suonare pulita durante il mixaggio, ma il master potrebbe farla distorcere.

Usa LANDR per trovare quel punto dolce dove la tua cassa colpisce duramente senza distorsioni sul master. Ti aiuterà a migliorare l’utilizzo di compressioni ed a spingere i livelli nel tuo mix.

Ti aiuterà a migliorare l’utilizzo di compressioni ed a spingere i livelli nel tuo mix.

Aggiungere un po’ di compressione alla tua cassa nel mix può evitare effetti di limitazione grave effettuati dal processo di masterizzazione.

L’aggiunta di piccole quantità di compressione in diverse fasi del processo di mixaggio funziona meglio che aggiungerne un botto alla fine (di questo ne abbiamo parlato mille volte, no?).

Masterizzare ogni volta che regoli qualche livello ti guiderà attraverso il processo e ti insegnerà quando e dove dovrai aggiungere compressione nel tuo mix. Cerca la distorsione del master e regola le impostazioni durante ogni fase. Ecco qui come il processo suona in azione…

Questo è un esempio di una cassa che è spinta troppo lontano durante la fase di mixaggio:

La cassa super spinta potrebbe suonare bene nel tuo mix, ma non mi sorprende che il primo master di prova distorca:

Ora ascolta il mix dopo aver abbassato la cassa ed applicato una compressione intelligente in base a quello che abbiamo appena sentito nel master:

La cassa è ancora presente ma è più pulita ed emerge molto meglio nel mix. Non troppo soft né troppo rumorosa… direi che è proprio al livello giuuusto…

La cassa potrebbe suonare più debole nel mix, ma è qui che entra in gioco il mastering. Ecco come suona il nuovo master:

Bassi che si mangiano tutta la tua headroom:

Il basso è la parte più difficile da mixare correttamente. Uno dei problemi più frequenti nei set-up domestici è l’imprecisione e/o la mancanza di basso durante la riproduzione.

Quando musica con tanto basso (come la trap o alcuni tipi di EDM) viene prodotta in questi ambienti può comportare alcuni problemi…

Se pensi che il basso non sia abbastanza forte nel tuo mix, sono sicuro che tenderai a spingere i livelli fino a quando non lo sentirai bello presente (non mentire, lo abbiamo fatto tutti). Questa è una cattiva idea soprattutto quando si lavora con bassi tradizionali stile 808 che sono le fondamenta di un sacco di musica in questi giorni.

https://blog.landr.com/wp-content/uploads/2017/09/mix-ref-guide-inpost-3-1.png

Spesso hanno un pitch piuttosto basso (tra i 20 ei 40 Hz) e hanno pochissime informazioni armoniche. In parole semplici, ciò significa che le nostre orecchie non possono utilizzare le armoniche per permettere al nostro cervello di ascoltare quel pitch.

Alzare a manetta i livelli per sentire la linea di basso nel tuo mix succhierà immediatamente tutta la tua headroom.

Alzare a manetta i livelli per sentire la linea di basso nel tuo mix succhierà immediatamente tutta la tua headroom. Durante la masterizzazione il basso farà scattare il limiter e lo percepirai come distorsione.

Quindi, qual è la soluzione? Una combinazione di riferimenti di mix, un po’ di EQ e saturazione, masterizzazione ed il miglioramento dell’ambiente dove ascolti (prova le cuffie) ti aiuterà.

Ecco come utilizzare il tuo master per controllare le basse e sistemare il tuo mix. Questo mix ha una bassline troppo spinta. Tonnellate di sotto-frequenze stanno sporcando le basse:

Spingere tutte quelle sotto-frequenze solo per poter sentire la linea di basso nel tuo mix, comprometterà quella preziosa “aria” di cui hai bisogno per un buon master. Il master di questo mix suona male e distorce:

Dopo aver usato il master come riferimento, è chiaro che il basso ha bisogno di qualche modifica nel mix. Sulla base di quello che ho sentito nel master, sono tornato indietro ed ho utilizzato Maxxbass per aggiungere alcune armoniche di basso.

Anche un po’ di semplice EQ può aiutare, oppure una leggera saturazione per fare in modo che l’808 esca nel mix senza spingere a cannone i livelli.

Ecco come suona il mix sistemato:

Ma non abbiamo ancora finito. Controlla sempre le nuove decisioni di mix con un altro master per assicurarti che la nuova elaborazione abbia avuto l’effetto desiderato ed abbia risolto il problema. Ecco il master del nuovo mix:

La bassline è più pulita e si distingue senza compromettere l’headroom nel resto della tua traccia. Il risultato è un mix (ed un master) migliore.

Il flusso di lavoro ‘Masterizza Spesso’:

Ovviamente usare il mastering come riferimento di mix non deve essere così specifico. Masterizzare spesso durante il tuo flusso di lavoro ti aiuterà in molti modi:

  • Decidere in quale direzione il tuo mix sta andando
  • Fare progressi con i tuoi rough mixes creando molteplici versioni dei tuoi progetti
  • Sperimentare con idee di mixaggio e susseguenti correzioni
  • Farti un’idea del risultato finale masterizzato
  • Testare il tuo mixdown e le versioni masterizzate in scenari di riproduzione diversi

Questi sono solo alcuni dei modi per inserire più master nel tuo processo. Ecco come il processo “masterizza-spesso” può apparire in una sessione tipica, durante le 3 fasi:

Fase 1: Mix veloce dei livelli

https://blog.landr.com/wp-content/uploads/2017/09/mix-ref-guide-inpost-4-1.png

Hai finito di scrivere, modificare ed arrangiare. Bene, ora comincia il divertimento.

Inizia il mix aggiustando alcuni livelli di base sul fader. Cerca di creare un rough mix usando solo il fader prima ancora di pensare ad elaborazioni ed effetti pesanti.

Impostare precocemente dei livelli di fader intelligenti ti aiuterà a sentire e comprendere i suoni crudi prima di entrare troppo in profondità nell’elaborazione.

Una volta che hai le fondamenta del mix, fai un bounce veloce del tuo rough mix dal tuo DAW e dagli una passata con LANDR.

Fai una pausa, beviti un caffè, prendi un po’ d’aria. Torna con orecchie fresche ed ascolta il master.

Fai una pausa, beviti un caffè, prendi un po’ d’aria. Torna con orecchie fresche ed ascolta il master.

Assomiglia a ciò che hai immaginato? Il tuo master rappresenta al meglio le tue decisioni in fase di mixaggio?

Imparare a conoscere il tuo rough mix con un master veloce ti aiuterà in seguito a prendere decisioni in fase di mix, pertanto tieni la versione sottomano come facile riferimento quando cominci a processare.

A meno che tu non sia Dave Pensado, le probabilità che tu abbia finito saranno minime, ma sarai molto meglio attrezzato per continuare con il resto del tuo mix. Tutte le decisioni che prendi da qui in avanti saranno più semplici perché avrai posto le fondamenta.

Risciacqua e ripeti finché non sarai felice con quelle fondamenta.

Fase 2: Rough Mix Creativo

Una volta che hai le fondamenta, inizia ad applicare effetti audio creativi (delay, chorus, phaser, ecc.), + una leggera compressione, equalizzazione, panoramica e qualsiasi altra cosa necessaria che rispecchi la tua visione.

Mi raccomando, mixa sempre con l’headroom in mente, altrimenti finisci per ottenere distorsione. Non fare andare in rosso i tuoi metri VST e cerca di mantenere il tuo master fader tra i -10 ed i -15 in modo da avere un sacco di headroom per le prossime fasi di mixaggio.

https://blog.landr.com/wp-content/uploads/2017/09/mix-ref-guide-inpost-5-1.png

Una volta che hai composto i tuoi effetti di base e la compressione, carica il tuo mix su LANDR e dagli un’ascoltata. C’è distorsione? Stai andando nella giusta direzione? L’energia sulle basse corrisponde a quello che volevi?

Ricorda che le code e gli strati degli effetti creativi verranno incrementati durante la fase di masterizzazione. È importante verificare che durante questo passaggio tu non stia spingendo troppo i tuoi effetti, apportando le modifiche necessarie in base al suono del tuo master.

A questo punto dovresti costantemente strategizzare come terminare la traccia.

Fase 3: Finalizzazione

Il tuo mix comincia a prendere forma! A questo punto dovresti costantemente strategizzare come finire la traccia.

Le domande che dovresti porti sono:

  • Come è la mia gamma dinamica?
  • Anche il basso sta suonando nel modo in cui l’ho pensato?
  • Sono tutti gli elementi del mix ingellati ed udibili?
  • Voglio che tutti gli elementi siano udibili o è meglio che alcuni svolgano un ruolo più di sottofondo?
  • I miei effetti eseguono la funzione che avevo in testa? Oppure compromettono quell’idea originale del mio primo master?

Spedisci costantemente i tuoi mix a LANDR ed ascolta il master in ambienti diversi (incluso auto e cuffie). Rispondi alle precedenti domande in ambienti diversi.

Tieni presente che idealmente stai lavorando alla ricerca del perfetto mix finale. Affronta problemi specifici dopo ogni passaggio di masterizzazione ed ascolto. Il tuo master di riferimento dovrebbe guidare le tue decisioni di mixaggio. Anche il più piccolo tweak può alterare il tuo master, pertanto controlla presto e controlla spesso.

Focalizzati sulla “qualità” dei singoli elementi. Ad esempio, il suono rimane caldo quando stai ascoltando la versione masterizzata in macchina?

Torna al mix e gioca con l’EQ e la compressione finché non troverai quel posto dolce. Fai un bounce, master e ritorna alla macchina.

https://blog.landr.com/wp-content/uploads/2017/09/mix-ref-guide-inpost-6.png

Pronti a tutto

Una volta che tutti gli elementi individuali stanno suonando alla grande E hanno un senso insieme significa che sei nelle fasi finali. A questo punto dovresti solo fare cambiamenti rapidi ed indolore. Masterizza ed ascolta il più possibile. Condividi le tue versioni e portati alcuni amici alle sessioni di ascolto per ottenere il loro feedback finale.

Solo tu puoi decidere quando hai finito, il trucco sta nell’alzare la propria asticella sapendo a cosa stai mirando.

Mixare è tutto basato sul rigore. La masterizzazione istantanea ti offre un valido feedback su come la tua traccia suonerà finita.

Quindi confronta spesso ed approfitta dei lussi che il mastering illimitato ed istantaneo fornisce. Perché il mastering non è solo il passo finale…

Nicola Donà

Cantautore / Musicista / Produttore / Compositore / DJ. Nato e cresciuto in Italia. Risiede a New York. nicolaonda.com

@Nicola Donà

Non perdere mai un post dal blog LANDR