Dalle cantine di Firenze ai palchi di festival mondiali: Incontra il DJ e Producer Stefano Noferini

Dalle cantine di Firenze ai palchi di festival mondiali: Incontra il DJ e Producer Stefano Noferini

Senza una lira in tasca Stefano Noferini si mette in mostra fino a diventare uno dei più famosi DJ, Producer e “Fusionista di generi” italiani al mondo.

Stefano Noferini scavalca i confini sia geografici che musicali. Dagli inizi nella città natale di Firenze, si è fatto strada fino a mettere i dischi e a girare manopole nelle rinomate discoteche e festivals di tutto il mondo.

La sua carriera cominciò con una valanga di vinili. La vasta gamma di generi nella sua collezione ha affilato le sue orecchie e conoscenza musicale. Questa giovane passione ha dato forma alle sue produzioni e DJ set fino ad oggi.

Ora è il boss di Deeperfect Records, una delle etichette che vende di più su Beatport.

Ogni settimana Noferini condivide le sue scoperte musicali durante il programma radio Club Edition. Il programma ha estimatori in tutte le parti del mondo e raggiunge più di 150 stazioni – una vera perla per chi ricerca nuova musica ed ispirazione.

Abbiamo parlato con il maestro dell’house e techno riguardo le sue origini italiane, le sue influenze, il ruolo della tecnologia nella musica e ovviamente: l’arte del remix.

Dove hai iniziato a fare il DJ e com’era la scena di allora in Italia?

La passione che poi mi ha portato a fare il DJ ha inizio nelle cantine del centro storico di Firenze, dove organizzavamo delle feste durante il giorno per chi saltava le lezioni a scuola, in quei tempi iniziava per così dire la febbre del sabato sera Italiano. Ogni luogo era perfetto per fare party e suonare musica Disco/funky oltre alle prime cose House.

Hai un programma settimanale sulla radio nazionale chiamato Club Edition. Che ruolo pensi che abbia la radio sulla musica dance oggi?

Io credo che la radio sia un mezzo fondamentale per divulgare un pensiero artistico, personalmente amo la radio e non ho mai smesso di occuparmene. Club Edition è il mio gioiellino con più di 60 radio FM in tutto il mondo ed un centinaio di Web Radio.

Hai suonato in alcuni dei più grandi club: Ministry of Sound, Euphoria, Space Miami, Space Ibiza, Sankeys, ecc. Cosa hai imparato su te stesso come artista e sulla Club Culture?

Suonare in posti cosiddetti “top” è molto bello, ma la vera club culture si respira e si immagazzina nei piccoli club o in situazioni alternative, dove si respira il fatto che il pubblico è lì per te e la tua musica, non per il nome del club.

Cosa ti ispira a suonare e a cosa ti ispiri per fare Tech House? Quali sono le tue influenze musicali?

Partiamo con cosa mi ispira a suonare, io mediamente richiedo 3 ore di set e possibilmente non meno, questo perché provo ancora tanta emozione a suonare e a costruire una serata come un “viaggio”. Per fare questo ho bisogno di molte ore. Per quanto riguarda le produzioni la mia influenza viene in primis dal Tribal/Funk e poi dopo dalla prima minimal degli anni ’90, senza tralasciare le mie origini elettroniche come ad esempio i Kraftwerk.

Come ricerchi musica e come ti prepari per un DJ set?

Io sia per i miei set che per il radio show Club Edition ascolto moltissima musica ogni settimana, trovo cose interessanti in mezzo ai moltissimi promo che ricevo e inoltre mi piace ricercare tra le cose che hanno fatto parte del mio passato, lì trovo i miei cavalli di battaglia!!

Da quando hai cominciato, in che modo si è evoluta la tecnologia per un DJ? E come ti relazioni tra mettere i dischi e tecnologia? Che strumentazione hai usato in questi anni?

La tecnologia è stata determinante in questi ultimi 15 anni ed ha dato l’opportunità a chi prima non ne aveva di mostrare il proprio talento e a far nascere nuovi bravi. Io personalmente sia per passione che per un fatto professionale ho seguito molto l’evoluzione tecnologica e mi sono sempre tenuto aggiornato comprando praticamente tutto quello che era innovazione per il DJing. Personalmente uso Traktor da sempre e penso che non cambierò, è uno strumento incredibile che ti da la possibilità di creare al momento, ha una potenzialità incredibile… basta saperlo usare :).

Potresti commentare come la tecnologia nella musica abbia fatto in modo che la creazione musicale sia diventata più accessibile per tutti?

Penso che la cosa più importante che la tecnologia ci ha regalato sia l’opportunità, tutti adesso possono fare ascoltare le proprie produzioni in tutto il mondo. SoundCloud è stato per tantissimi un vero trampolino di lancio, la tecnologia da parte sua ha fatto si che oggi con pochi soldi e senza la necessità di avere uno studio costosissimo chiunque può iniziare la propria carriera artistica.

Potresti spiegare come la tua esperienza di DJ abbia dato forma alle tue produzioni musicali?

Devo ringraziare moltissimo la persona che quando non avevo un centesimo in tasca ha creduto in me e mi ha finanziato, questa persona è mio padre, facendo si che potessi acquistare un numero notevole di vinili che adesso per me rimangono la pietra iniziale della mia carriera. La mia influenza arriva da lontano e questo lo si può notare nelle produzioni che ho fatto fino ad ora. Sono passato dalla House alla Techno per poi tornare alla minimal, questo perché il mio bagaglio culturale è cosi ampio che gli input arrivano da ogni lato.

Qual’è il processo creativo dietro ad un remix?

Per prima cosa ti deve piacere la traccia originale, se no non può funzionare, dopodiché mantenendo un tuo stile devi trovare un ingrediente sulla quale costruire una nuova opera.

Qual’è l’esperienza migliore che hai vissuto quando hai suonato ad un festival?

Ce ne sono molte e non saprei dire quale sia stata la migliore, di sicuro suonare ad un festival ha sempre la sua magia non solo per il numero di persone presenti ma anche per l’atmosfera che si crea.

Come pensi che sarà il futuro dei festival musicali?

Vedo un futuro sempre più forte per i festival, sia come numero che per qualità. Ormai molti di questi hanno sostituito nei Main Stage la musica EDM con la musica Techno e il genere musicale riscuote maggiore visibilità ed un numero più elevato di persone che possono affezionarsi a esso. Dal mio punto di vista è una cosa molto positiva.

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Di Leticia Trandafir, Annika Wegerle e Nicola Donà.

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Nicola Donà

Cantautore / Musicista / Produttore / Compositore / DJ. Nato e cresciuto in Italia. Risiede a New York. nicolaonda.com

@Nicola Donà

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